PICCOLI SCIENZIATI
OBIETTIVI
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Arricchire (unitamente ad altre discipline) la capacità del
bambino di comprendere il mondo naturale, umano e tecnologico e rapportarsi con
esso. Portare il bambino ad esprimere atteggiamenti di scoperta, di
intraprendenza inventiva, di osservazione dei fenomeni; di porre domande
proprie, formulare ipotesi, misurare, classificare, elaborare ed interpretare
dati, verificare il lavoro svolto.
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Sviluppare attraverso il laboratorio “Piccoli Scienziati” un
rapporto sempre più stretto e articolato tra il “fare” ed il “pensare”.
Progettare e realizzare esperienze concrete e operative attraverso attività
tecnico-manuali e creativo-didattiche, “è riferimento insostituibile di
conoscenze sia per le scienze della natura, sia per lo sviluppo di competenze
tecnologiche” (dai Programmi del 1985).
Le finalità sopra elencate, verranno
raggiunte attraverso lo svolgimento di attività e l’acquisizione di conoscenze
riguardanti aspetti fondamentali sia
del mondo fisico sia del mondo biologico, considerati nelle loro reciproche
relazioni e nel loro rapporto con l’uomo. In particolare si approfondiranno 4
nuclei tematici scientifici, quali: ARIA/ACQUA, SUONO, MOVIMENTO e LUCE/OTTICA.
SCELTE METODOLOGICHE
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svolgere il progetto con lo stile del laboratorio
tecnico-scientifico che possiede una forte valenza pedagogica e metodologica
capace di avviare il “superamento del rapporto unidirezionale: io (maestro)
insegno, tu (allievo) impari, per prefigurare una molteplicità di interazioni
rappresentabile con: noi (maestro e allievi) facciamo ricerca”.
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aspetto fondamentale del laboratorio è il suo procedere ipotetico-deduttivo,
caratteristico delle scienze. Lavorando con le attrezzature, con materiali
diversi; fare esperimenti, elaborare ipotesi, verificarle, oltre che a far
sorgere problemi che richiedono indagine, esplorazione e ricerca, stimolano e
realizzano situazioni di apprendimento che pongono l’allievo a contatto con
oggetti e problemi concreti che gli consentono di conoscere aspetti della
realtà e di intervenire consapevolmente su di essa.
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Altra scelta metodologica è quella di “fare insieme”. Vedere
la classe anche come gruppo di lavoro per uscire dall’ottica del “solo
cognitivo” allargando lo spazio delle relazioni e delle interazioni fra gli
alunni e fra gli alunni e il maestro. Durante un’attività di laboratorio si
ragiona, si riflette, si arriva alla soluzione di un problema con l’apporto di
tutti; spesso ci si trova a collaborare per la riuscita dell’attività. Il
laboratorio considera la classe come gruppo funzionale, con proprie regole e
caratteristiche.
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Cercare inoltre di portare avanti le attività di progetto
definendo uno spazio diverso dal solito: la disposizione a cerchio dei banchi o
il laboratorio della scuola.
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ
Come ho già potuto citare sopra, si potrebbe
lavorare e proporre attività su 4 nuclei tematici di scienze: aria, suono,
movimento e luce/ottica. Ogni nucleo tematico sarà caratterizzato da tre
momenti didattici:
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Curiosità: una serie di domande curiose che spesso i bambini e
le bambine di scuola elementare si pongono e a cui piacerebbe dare risposta. I
classici perché….
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Esperimenti: una serie di esperimenti per incominciare a dare
risposta concreta alle domande della prima parte e per capire il procedere
scientifico che è caratteristica di tutti gli scienziati.
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L’angolo degli inventori: una serie di cose da fare e costruire
con un legame strettissimo alla realtà che supportano e danno conferma al
lavoro svolto in precedenza.
All’inizio di tutto il percorso verrà
distribuito a tutti gli alunni il quaderno dello scienziato, un opuscolo in cui
scrivere tutti gli appunti, le osservazioni, le scoperte, gli esperimenti, i
procedimenti, i materiali e gli strumenti utilizzati.
Alla fine (l’ultimo incontro) come verifica, si metterà in scena il
convegno degli scienziati. Tale strumento di verifica può cogliere e chiarire
alcuni contenuti concettuali (e a raccontare l’esperienza) emersi durante la
fase operativa del progetto. Il gruppo degli scienziati si ritrova ad un
convegno, intorno ad un tavolo rotondo (disposizione a cerchio senza banchi)
per discutere e riflettere sui temi dell’aria, del suono e della luce perché
sono stati chiamati da alcune classi elementari del Paese a spiegare tali
fenomeni naturali e i tanti perché senza risposta da parte di numerosi alunni
curiosi. Tutti gli scienziati cercheranno di dare il loro contributo. Inoltre è
necessario parlare un linguaggio tecnico e scientifico che accomuna tutti gli
scienziati. Ognuno avrà diritto di avere parola, ma senza intervenire mentre
parla un compagno. Si possono esprimere anche pareri contrastanti, ma nel
rispetto della persona che si ha davanti. Anche nella realtà, i veri scienziati
discordano su tante idee scientifiche, ma tutti, danno il proprio contributo
alla scienza.
MATERIALI
Per quanto riguarda i materiali da
utilizzare per ogni attività, si fa la scelta di lavorare con materiali poveri
e di riciclo fatti portare da casa dagli alunni: bottiglie di plastica,
mollette da bucato, tubi di cartone, cannucce, bicchieri di carta, spilli,
ritagli di carta e cartoncino, tappi di sughero, vecchie copertine di plastica
colorata, bacchetti per spiedini, sportine da spesa, candele vecchie,
palloncini da gonfiare di varie misure, canne di bambù, tappini, vasetti di
vetro vuoti, ……
Gli strumenti maggiormente usati sono:
forbici, colla stick e vinavil, colla a caldo, spago, seghetti.
Per ogni nucleo tematico, inoltre, verrà
data una scheda con tutto ciò che verrà svolto in ogni incontro.
DESTINATARI
Classi III, IV e V elementari
TEMPI
Da un min. di 4 incontri a un max di 8
incontri di 2 ore ciascuno
DISPONIBILITÀ PER L’ATTUAZIONE
Da ottobre 2005 a maggio 2006
INFORMAZIONI
Fabio Taroni
Cellulare: 339 3945614